mercoledì 18 gennaio 2012

ALEMANNO SI INVENTA UN'ORDINANZA PUR DI NON AVERE DONNE IN GIUNTA!

Ebbene sì, all'inizio del 2012, l'ultimo secolo secondo i Maya, nel mondo di Internet, del tablet, di youtube, della comunicazione veloce, il Sindaco di Roma Capitale sale sulla macchina del tempo, torna al Medioevo e cancella i diritti delle donne, livellandole a livello di casalinghe o, peggio, streghe da cui difendersi! Tanto timore deve avere il Sindaco della componente femminile, da mettersi sotto i piedi la Costituzione Art.51, il Codice delle Pari opportunità, lo Statuto del Comune Art.5, la normativa regionale, nazionale ed europe, senza citare la Carta dei Diritti dell'ONU e la Commissione, il Trattato di Lisbona, Pechino 1995....e chi più ne ha ne metta, per firmare un'ordinanza ridicole e che lo rende ridicolo, pur di non inserire donne in Giunta rimuovendo qualche recalcitrante maschietto. Oltretutto dimostrando scarso senso logico, in quanto che questa ordinanza potrà ritardare, ma non cambiare l'obbligo all'inserimento di donne in Giunta! Il ricorso al TAR potrà essere ritardato di un mese, due mesi....ma poi inizierà il suo iter e troverà oltremodo Giudici stizziti nei confronti di chi ha ignorato con un escamotage ridicolo una sentenza già emessa.
Noi ci schieriamo con Monica Cirinnà e le altre coraggiose donne che affrontano sforzi economici, politici, sociali per veder affermato un diritto sancito in ogni luogo tranne che nella pratica politica.
Sindaco Alemanno...ti abbiamo sostenuto, abbiamo gioito per la conquista di Roma,credevamo in te.....fra poco più di anno dovrai rendere conto di questo....non al partito cui appartieni, ma a noi donne: hai appena perso il nostro voto!
Angela Ronchini
Ass. Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria

ROMA - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha appena firmato l'ordinanza con la quale scioglie e rinomina la sua Giunta, con gli stessi componenti attuali. All'interno del documento, secondo quanto si è appreso, ci sarebbero anche le motivazione che blindano l'esecutivo capitolino. L'ordinanza è un'escamotage tecnico che, preventivamente, «salva» la giunta dal ricorso al Tar sulle quote rosa. Infatti, chi lo ha presentato, in passato, alla luce della nuova ordinanza, dovrà ora presentarne un altro e ricominciare l'iter. LE POLEMICHE - Massimiliano Valeriani consigliere comunale Pd: «Questo sindaco non è più credibile. Un’altra presa in giro, un’altra parodia, contro le Istituzioni, contro un giudice, contro le donne e la sua città. L’ultima trovata che il primo cittadino potrebbe mettere in scena, ha dell’incredibile. Ha architettato una via di fuga, un bieco escamotage per non dover azzerare la Giunta e scontentare nessuno della sua compagine politica per non dover mettere mano a quel puzzle di poltrone e poteri che mantiene, per ora, l’equilibrio. Questa Giunta però è contro la legge, lo dice una sentenza del Tar, a dispetto di molte altre città, che danno da anni ormai l’esempio per le Quote Rosa».
17 gennaio 2012 dal Corriere della Sera|

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