mercoledì 25 gennaio 2012

UN PASSO INDIETRO

Ci capita spesso di leggere dichiarazioni di autorevoli uomini, e anche donne ,politici che tirano in ballo la dignità femminile , se per imporre una maggiore presenza di genere negli organi di governo regionale, si ricorre o ai tribunali o all'imposizione delle cosidette quote rosa. Non siamo mai state sostenitrici delle quote rosa, non amiamo sentirci panda in via di estinzione, ma siamo altresì stanche di danzare dietro le quinte, in perenne attesa che un qualche maschietto ci ceda magnanimamente il posto di proscenio.
Questo il principio, poi la realtà. Abbiamo letto l'intervista dell'Assessore Romano La Russa e ci siamo convinte che la strada che abbiamo scelto per arrivare ad una democrazia paritaria effettiva e non puramente ideologica, non può che passare per sentenze e decreti legge.
Il Governatore deve, a seguito dell'ordinanza cautelare emessa dal Consiglio di Stato, rimpastare per inserire donne in Giunta: ebbene nessuno degli Assessori interpellati, ha detto sì al passo indietro.
Ecco perché dobbiamo prendercela la strada, nessuno cederà mai il passo, la poltrona ,lo strapuntino.
In questo momento di lontananza della politica, di latitanza delle idee, quale migliore occasione di mostrare una vera volontà di cambiamento, di rinnovamento mettendo in gioco quel Fattore D che può essere importantissimo per superare un così difficile momento socio-economico, politico?
Rilanciare la politica, territoriale o nazionale che sia, richiede coraggio e difesa dei principi, se questi sono stati violati ci aspettiamo che qualcuno faccia un passo indietro e dia corpo reale agli slogan elettorali, anche a costo della propria poltrona. Così facendo ,invece,non si alimenta altro che l'essere casta inamovibile.
Noi siamo pronte ad entrare in campo, l'allenatore ha capito che dobbiamo entrare perché il gioco prosegua vincente, gli altri giocatori sapranno capire l'importanza di un passo indietro?

Angela Ronchini
Ass. Articolo 51

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